L’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo rivolge il suo interesse interdisciplinare a temi di ricerca riguardanti la produzione animale, utilizzando un approccio sistemico, conoscenze e metodi derivanti da più settori scientifici (biologia, fisiologia, genetica molecolare, agronomia, citogenetica, biochimica, proteomica, nutrizione, microbiologia, produzioni foraggere).
L’attività di ricerca è realizzata autonomamente e/o in collaborazione con centri di ricerca nazionali e internazionali, e include studi sui seguenti temi di indagine:
- Produzione foraggera e sostenibilità ambientale
- Sistemi animali, sostenibilità biologica e qualità dei prodotti
- Biodiversità e miglioramento genetico
- Modelli di ottimizzazione aziendale
Gli impatti derivanti dalle attività di ricerca dell’ISPAAM riguardano:
- Il miglioramento genetico degli animali da reddito
- La caratterizzazione proteomica di organismi di interesse bio-agronomico
- La selezione e il processo di mangimi per la nutrizione animale e relativi programmi nutrizionali
- Il benessere animale
- Il miglioramento di tecniche agronomiche per l’impiego multifunzionale dei pascoli
- L’uso di biomasse da specie native resistenti alla siccità per scopi energetici
Le ricerche dell’ISPAAM attraggono tesisti e dottorandi che desiderano effettuare le loro attività sperimentali presso i laboratori dell’Istituto. Inoltre, l’istituto ospita giovani ricercatori provenienti da varie università italiane e straniere, a dimostrazione delle forti interazioni dell’Istituto con le realtà accademiche e dell’attrattiva del suo ambiente multidisciplinare. Merita in particolare far menzione di giovani ricercatori provenienti da università e centri di ricerca di altri Paesi (Iran, Nigeria, Perù, Russia, Montenegro, Romania) che hanno partecipato alle ricerche dell’ISPAAM, a riprova della forte internazionalizzazione dell’azione dell’Istituto. Nella maggior parte dei casi, l’attrattiva è fornita dalle attività dei gruppi di eccellenza dell’ISPAAM, distintisi per le loro linee di ricerca, le performance quali-quantitative delle proprie pubblicazioni, la capacità di attrarre fondi esterni e le attività di divulgazione editoriali e congressuali, che hanno altamente qualificato l’Istituto all’esterno.